mercoledì 26 luglio 2017

Nessuno tocchi l' orso

La possibilità di catturare, detenere reclusi a vita e finanche uccidere con relativa facilità gli orsi definiti "pericolosi", non si sa bene in base a quali caratteristiche, è un vero abominio. 
La decisione di catturare e "rimuovere" l'orso definito "pericoloso" che in provincia di Trento avrebbe aggredito un pensionato di 69 anni, è stata assunta dal Presidente della Provincia di Trento, Ugo Rossi, nell'immediatezza di un fatto su cui non è stata ancora fatta la dovuta chiarezza; così come non è stato neanche individuato l'esemplare che si sarebbe reso responsabile dell'aggressione. Paradossalmente, c'è l'ordinanza ma non l'orso da catturare, visto che al momento regna la più assoluta incertezza. 
Questo lascia pensare al provvedimento emanato come ad un mero pretesto, l'occasione per realizzare un disegno - il massacro degli orsi - da troppi atteso con grande impazienza. Un disegno che rappresenta solo un riflesso della più generale biofobia della cattiva politica: dopo i lupi, che Galletti voleva a tutti i costi sterminare. 
A tale disegno animalicida, Enpa dice no. 
A tutti gli italiani, la stragrande maggioranza dei quali ha a cuore gli animali e non condivide in alcun modo le campagne strumentalmente allarmistiche contro essi, l’associazione chiedere di attivarsi in loro difesa aderendo alle proteste contro le istituzioni nazionali e quelle del Trentino. 
Enpa rinnova a tutti l'invito alla calma e con esso la richiesta di sospendere ogni giudizio fino a quando non sarà chiarita la dinamica dei fatti. La convivenza con gli orsi è possibile, ma solo adottando le misure proposte dalla scienza e dalla ragionevolezza, non certo quelle adottate sull'onda dell'emotività e per guadagnare facili consensi. 
 Fermiamoci tutti: #NessunoTocchiOrso

Diffondi e firma anche tu la petizione:

venerdì 7 luglio 2017

Attenzione alle temperature elevate per cani, gatti e non solo !


.....Fra gli animali più in pericolo, quando la temperatura sale, c’è il cane (nella foto Kim), perché non suda e disperde il calore in eccesso essenzialmente attraverso la bocca. Il colpo di calore colpisce più frequentemente le razze brachicefaliche, come il bulldog o il boxer, proprio perché sono cani a muso corto, ma anche gli anziani, i cani sovrappeso o i cuccioli, che non hanno ancora imparato bene a controllarsi nella corsa e, per la loro esuberanza, possono rischiare di esagerare.
Occhio anche alla sera: se le temperature sono particolarmente elevate, il colpo di calore si rischia anche quando il sole è tramontato. Nelle serate afose può andare bene una passeggiata tranquilla, ma sono da evitare le corse. Il principale sintomo del colpo di calore è il respiro affannoso, che non si normalizza nemmeno dopo qualche minuto di riposo. Se il cane rimane in affanno, rischia il collasso.

Il gatto, invece, non uscendo per la passeggiata, rimane in appartamento e sceglie i posti più refrigerati della casa come rifugio: di solito, per lui, il caldo non rappresenta un rischio. 

Il furetto e il coniglio, come il cane, soffrono spesso i colpi di calore: la loro pelliccia trattiene molto il caldo. Quando vive in natura, il coniglio si nasconde nelle tane scavate sotto terra, e il furetto (che non vive in natura, discende dalla puzzola europea ma non è un animale selvatico) tenderebbe a preferire gli ambienti collinari e il bosco, riparandosi nei momenti più caldi della giornata.

Anche i rettili, come la tartaruga, rischiano il colpo calore: è vero, sono animali a sangue freddo, ma possono vivere bene a 30 gradi, non a 40.

E pure gli uccellini e il pappagallo hanno bisogno di speciali accortezze per non correre rischi.....

(parte dell'articolo è stato preso dalla fonte:  https://www.vanityfair.it/lifestyle/animali/15/07/14/come-difendere-animali-caldo)

 

mercoledì 5 luglio 2017

Aperi-lotteria dell'estate il 23 luglio ad Abbadia Lariana (Lecco)